Una facile passeggiata alla portata di tutti: la sua brevità (da 35’ a 50’ a seconda del percorso scelto) e le lievi salite e discese la rendono adatta anche ai più piccoli.

In primavera il verde acceso dei prati è impreziosito dai fiori di montagna; d’estate oltre alla frescura del bosco, potrete raccogliere fragoline di bosco, lamponi e mirtilli.

Fermatevi a pranzare in una delle aree di sosta con panchine e tavoli e godete del silenzio accompagnato dai rumori della natura: il cuculo, il picchio, lo stormire delle foglie…

Potrete concedervi un po’ di relax mentre i bimbi giocano senza pericoli nei prati.

D’inverno il percorso imbiancato si trasforma in una pista da sci nordico dove poter scivolare nella quiete assoluta.

Come si raggiunge

Da Genova: uscite al casello autostradale di Arma di Taggia dell’autostrada A10 Genova – Ventimiglia (130 Km. circa da Genova). Seguite la SS548 della Valle Argentina; all’inizio del paese Molini di Triora imboccate a sinistra la SP26 per Colla Langan e Colla Melosa che raggiungerete dopo 41 Km. circa dall’autostrada.

Raggiunto il Colle della Melosa parcheggiate nell’ampio piazzale.

Guardando il rifugio Allavena, sulla destra parte un largo sentiero.

La partenza

Dopo una decina di minuti prendete il sentiero di destra in lieve discesa, quello di sinistra torna già indietro.

L’Autrice

Camilla Calcagno, genovese, è un’appassionata di alpinismo, natura, trekking ma, soprattutto, è una mamma. Appeso le scarpette da arrampicata al chiodo (da roccia, ovviamente), dopo anni di scalate, ha deciso di dedicarsi insieme al marito e alla figlia a “semplici” passeggiate, via via che la figlia Laura cresce, sempre un po’ più lunghe e talvolta con qualche tratto impegnativo (parlando sempre di gite #amisuradibambino).

Ha scritto un articolo su “La Casana“, il periodico della Banca CARIGE e ha scritto, per la “Rivista della Sezione Ligure del CAI“, un redazionale in occasione del 20ennale della scomparsa del padre.

Da dove nasce questa passione, è facile da immaginare: Camilla è infatti figlia del più grande alpinista (“dilettante”, come amava considerarsi lui, che avrebbe potuto farlo per vivere) ligure, il famoso Gianni Calcagno, che, tra una spedizione e l’altra, e nei ritagli di tempo che il lavoro e questa immensa passione gli lasciavano, ha trasmesso alla figlia l’amore per la montagna, per la vastità dei suoi spazi e la libertà che regala ma anche per la bellezza di girovagare immersi nella natura “dietro casa” dove si può trovare spesso qualcosa di inaspettato e di insolito.

Gita indicata per le seguenti età o attitudini:

Per un’ottima riuscita della giornata, rispettate sempre queste nostre indicazioni, basandovi sull’età del più piccolo del gruppo.

Dopo altri 10 minuti circa  arriverete in un’area picnic con tavolo e un bel prato.

Avete due possibilità:

  • salire dal prato (aggiungendo 15 minuti al percorso breve di 30’) raggiungendo in poco più di 5 minuti la cima dove c’è un ulteriore zona pic-nic e un bel prato fiorito con viole, nontiscordardimé, ginestrino selvatico.

Appena scesi si gira a sinistra e dopo una decina di minuti ci si ritrova dalla zona di sosta;

  • girare a destra continuando nel bosco. Il sentiero prosegue in lieve discesa e in pochi minuti arrivate ad un nuovo bivio. Entrambe i percorsi portano in breve al Rifugio Allavena.

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Questo articolo è stato creato e/o rivisto nel corso dell’anno riportato sul bollino.