Sapevate che esiste un lago fantasma, poco sopra alle spalle di Genova, poco distante da una splendida cascata? Scoprite con noi questo straordinario posto, facile da raggiungere e adatta per una piccola scampagnata pomeridiana!

Perché lo chiamiamo “fantasma”? Perché appare e scompare, alimentato dalle acque del sottostante torrente, che da esso si espandono in periodi ad alta intensità di piogge. Oltre a questa particolarità, però, altri sono i punti di interesse di questa escursione, ideale per una merenda pomeridiana sul prato-lago, che si chiamano Prati Casalini. Ma, come sempre, partiamo dal..

Dove si parte

Il nostro itinerario parte dall’abitato di Cartagenova, nella valle del Geirato, raggiungibile percorrendo per intero Via San Felice. Premessa: a Cartagenova non ci sono posteggi, perciò consigliano di raggiungere questa località con il bus.

Scesi perciò nella piazzetta che ospita il capolinea, poco più valle troveremo Via Cartagenova, che imboccherete con fiducia.

Gita indicata per le seguenti età o attitudini:

 

 

Per un’ottima riuscita della giornata, rispettate sempre queste nostre indicazioni, basandovi sull’età del più piccolo del gruppo.
Per “piccoli camminatori” intendiamo bambini che già hanno dato prova di effettuare senza problemi escursioni un pochino più lunghe di quelle per loro consigliate e che comunque dimostrano di gradire l’attività escursionistica e una predisposizione a muoversi in ambienti diversi dal consueto.

ATTENZIONE: in questa gita sono presenti tratti esposti. Occorre controllare a vista i minori e non permettere loro di avvicinarsi ai margini del sentiero in modo tale da mettersi in pericolo

Si parte!

Il viottolo appena intrapreso si inoltra nel piccolo borgo costeggiando anche alcuni lavatoi che vi daranno modo, qualora l’aveste dimenticato, di fare rifornimento di acqua (si troverà poi una sorgente più avanti, diciamo che per questa passeggiata il rifornirsi di acqua è particolarmente agevole)!
Giungerete presto in vista di un piccolo recinto dove 3 curiose caprette vi verranno a salutare speranzose. Alla vostra sinistra si apre al valle del Geirato e il viottolo, superato il bivio di Via Alle Tre Coste, procede in lieve discesa, in una boscaglia.

Incontri lungo il percorso

Verso i Prati Casalini

Il sentiero scende un poco, oltrepasserete un piccolo ruscello nei pressi di un’antica frana, individuerete una piccola sorgente, costeggerete un antico ulivo e risalirete poi verso una casa colonica.

Qui dovete tenervi la casa alla destra e imboccare il secondo sentiero, che vi indicherà appunto la direzione verso i Prati Casalini e Le Cascate del Geirato.

ATTENZIONE: in questa gita sono presenti corsi d’acqua non sorvegliati. Occorre controllare a vista i minori e non permettere loro di avvicinarsi all’acqua in maniera tale da mettersi in pericolo

Il Lago Fantasma (i Prati Casalini)

Proseguirete ancora per qualche centinaio di metri, lasciandovi sulla destra un’antica casa colonica chiamata pomposamente “Villa Carrara” vi lascerete a sinistra una briglia in pietre sul torrente Geirato e arriverete finalmente, seguendo il contrassegno giallo, in via vista di un ampio spiazzo erboso (si parla di circa 45.000 mq.) circondato da alti contrafforti, in pratica, una “conca”.
Siamo ai Prati Casalini (o Prati Casarile).

Perché si parla di “lago fantasma”? Molto semplicemente perché, in tempi non sospetti, una grossa frana ostruì l’alveo del torrente, dando origine ad un lago, che però ebbe una durata temporanea. In breve il torrente trovò il modo di scavare sotto la frana un nuovo percorso ed ecco quindi che il lago riaffiora solo in particolari periodi o condizioni, normalmente quando il torrente amplia la sua normale portata e non riesce a scaricare tutto verso l’uscita sottostante.
Niente di strano, quindi, semplice idrodinamica!

E le Cascate?

A questo punto, attraversando in diagonale la vasta area prativa, dovreste individuare un sentiero che risale il percorso del torrente (spesso in secca, anche perché è proprio qui che si incava nel terreno) e raggiungere le Cascate (sono due, a diverse quote) dopo circa 300 metri.

A questo punto, avrete percorso 1,9 km, per un dislivello di appena 86 metri. Non essendoci la possibilità di anelli, vi consigliamo di tornare facendo lo stesso percorso, godendovi magari qualche particolare che all’andata, magari per timore di sbagliare percorso, vi siete persi!

Consigli utili

Evitare questa gita in giorni successivi a piogge intense o prolungate.

Nello zaino, non dimenticare:

  • borraccia
  • macchina fotografica
  • telo da picnic
  • scarpe antiscivolo
  • bastoncini da trekking
101giteinliguria.it SCONSIGLIA sempre i bagni (per bagno intendiamo, immersione completa) in acqua dolce, per i seguenti motivi:
  1. Il fondo è spesso scivolo e fangoso e può causare cadute accidentali
  2. L’acqua dolce non ha le stesse proprietà di galleggiamento dell’acqua di mare, a cui i bambini sono abituati
  3. Le acque interne possono essere soggette a piene improvvise o, anche, a gorghi e mulinelli.
  4. Spesso si trovano in luoghi dove non è facile avere accesso a strutture di soccorso e anzi, ne siamo, solitamente, molto lontani.

ATTENZIONE: le informazioni presenti in questo articolo possono non essere aggiornate, per cambiamenti dovuti a clima, manutenzione del territorio, eventi naturali, danni causati dall’uomo. Se volete segnalarci difformità con quanto scritto, vi invitiamo a farlo scrivendo a info@101giteinliguria.it – Contribuirete così ad un sito sempre più aggiornato ed attendibile. Grazie!

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ATTENZIONE: la lettura di questo articolo e la conseguente effettuazione della gita non può dare in alcun modo luogo a nessuna richiesta di risarcimento e rimborso né a procedimento giudiziario/arbitrale per infortuni, danni a persone/cose anche di terzi, e qualsivoglia ragione nei confronti dell’autore dello stesso, e solleva da ogni responsabilità civile e penale, anche oggettiva, l’autore stesso, l’editore e il titolare dello spazio web.