Il Paese degli Spaventapasseri si trova la Val Borbera, in provincia di Alessandria. Valle splendida e poco conosciuta, è facilmente raggiungibile da Genova uscendo al casello di Vignole/Arquata dell’autostrada A7.

La Valle, nonostante si trovi già nella provincia di Alessandria, conserva, per tradizioni culinarie, dialetto e storia, le radici liguri.

Non solo, la SP 145, la provinciale che in essa si introduce, costeggiando in sponda destra orografica l’omonimo torrente, non presenta curve in sequenza e tornanti, e quindi si presta anche a chi soffre del mal d’auto (le stradine che invece, si arrampicano lungo le coste, invece, qualche curva la propongono).

Andiamo quindi alla scoperta di un borgo che domina la valle sottostante. Un borgo molto speciale, con degli speciali abitanti, che cambiano di stagione in stagione, gli Spaventapasseri, comandati dal capostipite Manlio!

Da dove si parte

L’itinerario è già bello a partire dall’uscita del casello autostradale. Da lì, consigliamo di puntare il navigatore su Vendersi, perché lungo la strada non troverete cartelli che la indicano, in quanto piccola frazione del comune di Albera Ligure.
Oltrepasserete il Parco Acquatico Bolle Blu e vi inoltrerete lungo la valle, costeggiando anche alcune aree giochi e picnic dove, volendo, si può fare una sosta.

Poco prima del paese di Rocchetta Ligure, che vi consigliamo di visitare successivamente, il navigatore vi farà prendere una piccola strada che si inerpicherà su un costone aperto alla vista, che via via vi aprirà la vista della valle ai vostri occhi.

Di fronte a voi avrete “le Ripe“, formazioni rocciose molto particolari che solcano le colline come rughe di una pelle, e che in prossimità del paese di Rocchetta, sono particolarmente visibili e imponenti.

Le Ripe, in prossimità di Rocchetta

Gita indicata per le seguenti età o attitudini:

 

Per un’ottima riuscita della giornata, rispettate sempre queste nostre indicazioni, basandovi sull’età del più piccolo del gruppo.
Per “piccoli camminatori” intendiamo bambini che già hanno dato prova di effettuare senza problemi escursioni un pochino più lunghe di quelle per loro consigliate e che comunque dimostrano di gradire l’attività escursionistica e una predisposizione a muoversi in ambienti diversi dal consueto.

L’arrivo in paese!

 

Le indicazioni sono chiare, non ci si può sbagliare.

Capirete subito che sarete arrivati perché troverete due innamorati che si abbracciano, con ogni stagione: sono Pasquale e Natalia!

Pasquale e Natalia

ATTENZIONE: la lettura di questo articolo e la conseguente effettuazione della gita non può dare in alcun modo luogo a nessuna richiesta di risarcimento e rimborso né a procedimento giudiziario/arbitrale per infortuni, danni a persone/cose anche di terzi, e qualsivoglia ragione nei confronti dell’autore dello stesso, e solleva da ogni responsabilità civile e penale, anche oggettiva, l’autore stesso, l’editore e il titolare dello spazio web.

Il progetto è nato nel 2020, grazie alla partecipazione di due abitanti del paese, ora organizzate nell’Associazione “Il Paese degli Spaventapasseri”, ad un’iniziativa promossa dal comune di Albera Ligure. Sono stati dapprima creati due spaventapasseri, ma poi visto il successo il progetto ha preso campo e sono diventati 14.

Tutto la piccola frazione, in breve,  è diventato un set del passato, a cielo aperto. Sono stati ricreati gli ambienti tipici di un paese dell’entroterra, nel secolo scorso. L’osteria, la canonica, il prete, gli anziani al bar e le signore sulle panchine…

Il tavolo dell’osteria

Nulla è stato trascurato, nell’accurata ricostruzione degli ambienti. Ogni manichino ha un nome e rappresenta personaggi e figure realmente vissute nel paese, alcune ancora in vita e presenti. Un modo per far vivere il paese, dal passato al presente.

La visita

Troverete posteggio nel piccolo spiazzo all’ingresso della frazione. Difficilmente non sarete individuati e accolti da Silvia, una delle due creatrici, quindi nel caso vi suggeriamo di farvi guidare da lei per una “visita guidata” ricca di spunti, aneddoti e curiosità.

Inutile descriversi altro: il paese merita di essere scoperto senza aiuti o suggerimenti, angolo dopo angolo, particolare dopo particolare. Solo, non dimenticatevi di scendere alla chiesa (ora trasformata in canonica e sede dell’Associazione) e di fare un’offerta.

Guardatevi ora la nostra Gallery!

Poi, dove si va?

La vostra gita in Val Borbera non può certo finire qui. La visita al paese richiede poco più di un’ora, dopodiché il nostro consiglio è quello di proseguire la visita in questa bellissima valle.

Sotto di voi infatti, troverete il borgo di Rocchetta Ligure, che merita una visita in quanto borgo seicentesco perfettamente restaurato, reso bello e vivo dalla passione dei suoi abitanti che decorano porte, finestre, androni e cortili con oggetti del passato, restaurati, ricolorati e presentati in forme nuove.

Rocchetta Ligure ospita anche, nel palazzo Spinola, oggi sede del Comune, un importante Museo della Resistenza, in quanto tutta la Val Borbera è stata zona operativa della famosa divisione partigiana Pinan-Cichero.

La piccola e la grande storia si incrociano qua, a Rocchetta Ligure.

Guarda la Gallery di Rocchetta Ligure

Dettaglio del Mulino

Un consiglio per il pranzo è quello di prenotare un tavolo dal Ristorante “Da Bruno”: ampio posteggio, servizio rapido e puntuale, piatti stagionali e della tradizione ligure, prezzo e qualità adeguati.

Proseguendo lungo la provinciale, oltre Rocchetta, arriverete alle indicazioni per il Mulino di Pravaglione.

Recentemente restaurato e visitabile all’interno in qualche occasione, lo si raggiunge oltrepassando il torrente, si può fare in auto se la strada non viene chiusa per rischio piene. Siamo già nel Comune di Mongiardino.

Il Mulino di Pravaglione è solo uno dei tantissimi mulini sparsi lungo la valle e anche nelle sue direttrici più interne, come il Mulino di Montemanno, ognuno dotato del suo piccolo, incantevole, borgo di case in pietra!

Consigli utili

Questa escursione si può fare in tutti i mesi dell’anno, basta verificare la praticabilità delle strade in inverno e dopo forti piogge. La Val Borbera vi stupirà sempre, a Novembre come a Maggio!

Il Paese degli Spaventapasseri è visitabile sempre.

Nei mesi invernali e col maltempo, chiaramente, cala il numero delle installazioni visibili, che raggiungono il numero massimo in estate (70 manichini).

Nelle festività come il Natale, diverse installazioni vengono adattate al periodo e quindi, ad esempio, l’osteria del paese diventa la grotta della Natività…

Per essere sempre aggiornati, consultate la pagina Facebook: https://www.facebook.com/ilpaesedeglispaventapasseri

Guarda il video!

Al Paese degli Spaventapasseri qualcuno, pensate, ha anche dedicato una poesia

A Vendersi

Erano li come brutte copie piena di paglia,
Come fantasmi accarezzati dal vento.
I passeri lontani,
Da quelle ombre
Con tanta umanità.
Fermi dinamici.
Il baro tiene la carta sotto la scarpa,
La cartomante ha il responso nella mano sospesa.
Il tempo sospeso
Tra personaggi vivi e morti ,pieni della loro personalità.
L’abbraccio degli amanti ad inizio paese che entra nei cuori di chi varca il cartello “Vendersi’
Sogni regalati a chi viene in visita.

Flavia Delpino.