La Foresta della Barbottina: con un bel percorso ad anello, è godibile in ogni stagione: in primavera per osservare la natura risvegliarsi, in estate per godersi un po’ di fresco, ideale in autunno per lo splendido foliage che dal giallo all’arancio al rosso ed in inverno quando è avvolta dalla nebbia o coperta da un candido manto di neve.
Nel mezzo, come dicevamo, un po’ di storia…

Da dove si parte

Il nostro percorso parte del Collo del Melogno, situato a 1.028 , giovo alpino (sì, siamo già nelle Alpi Marittime) che collega la città di Finale Ligure, nella riviera ligure di ponente, al comune di Calizzano in val Bormida, e quindi al Piemonte tramite la Val Tanaro.

Il valico è collocato sulla catena principale alpina tra il Monte Settepani e il Bric Merizzo. Sul suo versante nord si trovano estese faggete, con faggi secolari di altezza superiore ai 50 metri e che viene considerata una delle più belle d’Italia. Accanto al faggio crescono la betulla, il pino silvestre, l’acero montano e il frassino maggiore. (cit. Wikipedia).

La strada, a partire dal casello di Finale Ligure (SV), da cui il navigatore vi farà uscire, presenta numerose curve ma, ancor più, nei week-end, numerosissimi bikers e ciclisti che risalgono la provinciale fino al Colle, per poi da lì godersi i sentieri e le discese che caratterizzano il comprensorio.

Su questa pratica si è sviluppato un business turistico notevole: sono numerosissimi, infatti, e un pochino invasivi, i pulmini che trainano i carrelli dei bikers fino ai vari punti di partenza dei tragitti. La numerosa quota di bikers e appassionati stranieri la dice lunga sulla notorietà internazionale settoriale (bici, trekking e arrampicate) di questa zona.

L’inconfondibile sagoma del Forte Tortagna, vi indicherà l’arrivo

Il sentiero, segnato dalla bandierina bianca e rossa dell’AVML, inizia alla sinistra dell’ex Bar Ristorante “La Baita”, dove si può parcheggiare l’auto; è facile, ben segnato e alla portata di tutti. A tutti i bivi che incontrerete fino al cancello di cui poi vi diremo, dovrete tenere la destra.

Si parte!

Il sentiero si addentra subito nell’ampia e ariosa faggeta, mentre l’unico fastidio sarà quello generato dal continuo passaggio dei mezzi che trainano i portabiciclette dei numerosi bikers.

Presto giungerete ad un bivio dove un cartello vi segnalerà un’opera del Regio Esercito, un canale di scolo. Dovete sapere, infatti, che tutta la zona è ricca di fortificazioni militari, di diverse epoche, dovute alla strategicità del valico, vera e propria porta d’ingresso in Liguria da Francia e Piemonte.

Dovete fare caso a questo incrocio in quanto si tratta del punto di chiusura dell’anello.

La Foresta della Barbottina

Giungerete poi in vista di un cancello che, oltre a interdire il traffico dei fuoristrada portabiciclette, segna l’ingresso nella Foresta Demaniale della Barbottina,

Qui, lo scenario, si fa ancora più affascinante.

Si avanza circondati da faggi dalla chioma densa e folta con i tronchi dalla corteccia argentea liscia e sottile alti anche 50 metri.

I faggi via via si diradano fino a portarvi un ampio prato dove non è raro vedere mucche al pascolo, con una caratteristica Casetta della Forestale ed un’area pic-nic, dove consigliamo la sosta.

Se volete, potete anche fare ancora qualche passo sul sentiero dell’AV sino alla caratteristica zona delle “Rocce chiare”, per godere di un panorama è veramente straordinario!

Altrimenti, dalla Casetta della Forestale, svolterete a sinistra per intraprendere al parte di chiusura del nostro anello.

ATTENZIONE: su questo percorso potreste incontrare mucche al pascolo. Le mucche sono animali pacifici e non pericolosi. Non hanno alcuna intenzione di aggredire l’uomo, ma potrebbero reagire male di fronte a qualche comportamento sconsiderato. Mantenere la distanza. Per evitare qualsiasi rischio è bene mantenere la distanza di almeno una ventina di metri tra noi e le mucche al pascolo.

Gita indicata per le seguenti età o attitudini:

 

 

Per un’ottima riuscita della giornata, rispettate sempre queste nostre indicazioni, basandovi sull’età del più piccolo del gruppo.
Per “piccoli camminatori” intendiamo bambini che già hanno dato prova di effettuare senza problemi escursioni un pochino più lunghe di quelle per loro consigliate e che comunque dimostrano di gradire l’attività escursionistica e una predisposizione a muoversi in ambienti diversi dal consueto.

Questa seconda parte del percorso è lievemente più scomoda, ma tuttavia in discesa e con altri diversi spunti di interesse. Intanto, si costeggia la parte sud del Colle, con una splendida vista su Pietra Ligure, sul suo mare, e le colline del Finalese.

Una volta rientrati nella faggeta, scorgerete un cippo commemorativo dell’eccidio degli alpini del Battaglione Cadore, divisione Monterosa, che qui combatterono, per la R.S.I., nel novembre del 1944.

Il luogo si chiama Colle Tortagna, da cui prende il nome il Forte sottostante.

Seguendo, senza tema di sbagliare, l’ampio sentiero che ora ridiscende dolcemente la collina, sempre immerso all’ombra dei faggi, giungerete al punto del cartello di cui sopra, chiudendo così l’anello e giungendo poi al punto di partenza.

Avrete percorso circa 4 Km  con pochissimo dislivello.

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Consigli utili

Nello zaino, non dimenticare:

  • borraccia
  • macchina fotografica
  • telo da picnic
  • k-way
  • scarpe antiscivolo

ATTENZIONE: la lettura di questo articolo e la conseguente effettuazione della gita non può dare in alcun modo luogo a nessuna richiesta di risarcimento e rimborso né a procedimento giudiziario/arbitrale per infortuni, danni a persone/cose anche di terzi, e qualsivoglia ragione nei confronti dell’autore dello stesso, e solleva da ogni responsabilità civile e penale, anche oggettiva, l’autore stesso, l’editore e il titolare dello spazio web.

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Feedback di Corinna Inglese (11/22):

Visto il video e gita fatta! Grazie Cristiano Fiore ! Bel bosco, poca gente e panorami bellissimi! — presso Foresta Della Barbottina.”