Si potrebbe quasi ribattezzare l’Anello del Polpo, questa bella ma un pochino impegnativa passeggiata, con alcuni tratti esposti, ma meritevole di dignità e attenzione per gli splendidi scorci che vi saprà regalare. Seguendo alla lettera i nostri consigli e le nostre indicazioni, vi porterete a casa bellissime foto e sensazioni (e scoprirete il perché del polpo).

ATTENZIONE: in questa gita sono presenti tratti esposti. Occorre controllare a vista i minori e non permettere loro di avvicinarsi ai margini del sentiero in modo tale da mettersi in pericolo

Come sempre, cominciamo dal…

Dove si parte

Tellaro (SP), è un piccolo borgo marinaro (marinaro da intendersi come aspetto urbanistico) del Golfo della Spezia,  raggiungibile in breve tempo da Lerici.

Come tutti in borghi e le località marine della Liguria, il parcheggio è uno dei punti critici della località, anche se c’è da dire che esiste un’alternativa: il mezzo pubblico che collega Tellaro, appunto, con Lerici.

Il paese è dotato di un parcheggio a pagamento, che troverete facilmente, ma che, essendo dotato di poche decine di posti, nei week-end estivi si esaurisce presto. Anche, ma non solo per questo, il nostro consiglio è quello di fare questa escursione nei mesi primaverili o autunnali.

Detto questo, una volta posteggiato, scenderete in paese e raggiungerete facilmente la piazza del paese, da cui, con lo sguardo rivolto verso il mare, prenderete il viottolo a sinistra.

Poco prima di arrivare nella piazza, troverete una fontanella: sarà l’unica che troverete nel percorso!

La via che avete preso si chiama via Matteotti, terminata la quale inizia il sentiero/mulattiera che in questo tratto è abbastanza ripido, con una lunga scalinata lastricata fino a superare il “piastrone” di Tellaro su una bellissima baia mozzafiato. Già in questa prima salita di inizia a godere dei primi, bellissimi panorami.

Prendere a destra, non la scalinata

Da qui il sentiero raggiunge dapprima alcuni bei giardini delimitati da splendidi muretti a secco, per poi addentrarsi nella macchia, con diversi saliscendi e un piccolo tratto esposto. Prestare la massima attenzione!

Tellaro e il Polpo Campanaro

Il Polpo Campanaro di Tellaro

Sapete che a Tellaro c’è una leggenda che parla di un polpo? La potete scoprire qui – Tellaro e il Polpo Campanaro – ne facciamo accenno qui solo perché, ad un certo punto, lo si ritrova riprodotto su una roccia!

Il sentiero poi ricomincia a salire a sinistra lungo il dorsale tra abitazioni in pietra fino ad arrivare a Zanego dove attraversata la strada asfaltata si prosegue dritti in salita. Seguire la nostra indicazione:

Si prosegue sulla strada aslfaltata, in salita, fino ad un piazzale, che presenta questo bivio. Siamo in località Le Figarole. Seguite la nostra indicazione:

Proseguite fino a oltrepassare il Ristorante Pescarino, dove si entra nel bosco per un tratto piano, da cui si sale a destra per un costone scosceso dilavato dall’acqua per poi svoltare a sinistra tra varie salite fino ad arrivare alle spalle dell’Orto Botanico di Montemarcello (365 m), sul Monte Murlo, da cui si può godere di un bellissimo panorama con le Alpi Apuane e la costa della Versilia.

Arriverete anche in vista di un’ombrosa area-picnic, dotata di due tavoli.

L’Orto Botanico di Montemarcello

Il Centro Visite, in fase di iniziale degrado.

Per noi è stata croce e delizia del percorso. Si tratta del classico progetto messo in campo per usufruire dei bandi europei, che non prevede poi uno sviluppo di controllo gestionale nel tempo e lascia ai Comuni il compito di stipulare convenzioni a cui, se non adeguatamente finanziate, nessuna cooperativa ha interesse ad aderire.

Si può solo immaginare quanto sia costata la ristrutturazione del Centro Visita, l’impianto delle specie, la realizzazione del percorso, i cartelli…Al momento dela nostra visita (04/2022) tutto giace nel completo abbandono.

Cartelli caduti, percorso ormai cancellato dalle erbacce, primi segni di degrado della struttura. Uno spettacolo poco piacevole, solo in parte compensato dal panorama e dalla pace che vi regna.

Da “La Nazione” del 30 Novembre 2020, apprendiamo: “Purtroppo l’Orto botanico è chiuso dal 2017 quando è scaduta la convenzione tra il Comune e Parco ma il bando di gestione aperto dall’amministrazione è andato deserto.
E adesso, davanti a tanta incuria, il grande spazio è devastato non soltanto dal passaggio dei cinghiali, ma anche dalla crescita di rovi e dai bivacchi di fortuna che hanno ulteriormente danneggiato quello poco che ancora restava in piedi. Praticamente anni di investimenti e lavoro gettati nel vuoto.”

Smaltita la delusione per l’Orto Botanico, lo oltrepasserete prendendo la strada sterrata proveniente da sud.

La abbandonerete quasi subito per svoltare a sinistra lungo il sentiero che in modo rettilineo, in discesa, che vi porterà ai 210 m del cimitero di Montemarcello.

Giunti sulla strada asfaltata, procederete in salita costeggiando le mura del cimitero, fino all’angolo indicato dalle due foto seguenti.

Qui il sentiero corre lungo la facciata sud del medesimo al fianco del tetto per poi svoltare a destra lungo una stradina in pietra che dopo un breve tratto risale sulla strada asfaltata per arrivare a Montemarcello (257 m).

Gita indicata per le seguenti età o attitudini:

 

 

Per un’ottima riuscita della giornata, rispettate sempre queste nostre indicazioni, basandovi sull’età del più piccolo del gruppo.

ATTENZIONE: in questa gita sono presenti tratti esposti. Occorre controllare a vista i minori e non permettere loro di avvicinarsi ai margini del sentiero in modo tale da mettersi in pericolo

Guarda la Gallery di Montemarcello!

Bellissimo, il paese di Montemarcello, che da il nome al Parco ed è veramente un tripudio di usci colorati e abbelliti artisticamente. La piazza, dotata di un piccolo bar, vi darà modo di riposarvi adeguatamente, mentre vi chiederete se, per il ritorno, sarà necessario fare lo stesso identico percorso.

Certamente no, è la risposta, in quanto si può senz’altro accorciare il percorso toccando, anche, il più panoramico punto (ma anche quello che richiede più attenzione, per i bambini) del percorso.

Individuerete quindi la chiesa del paese e prenderete il viottolo che scende alla sua destra, finita il quale si attraversa la strada asfaltata per prendere un viottolo lastricato lungo le villette del paese, poi attraversata di nuovo la carreggiata dopo alcuni metri immettersi di nuovo nel sentiero sulla destra.

Dopo un breve tratto piano torna a scendere tra le fronde di un bosco. Finito il bosco si resta sulla sinistra per incrociare nuovamente la strada che collega Montemarcello a Zanego, qui procedere lungo la stessa per un centinaio di metri per poi riprendere il sentiero che torna a salire con lunghi gradoni , fino a incontrare e attraversare di nuovo la strada.

Il Belvedere

Attraversata ancora una volta la strada, il sentiero prosegue fino a portarvi in vista dello splendido Belvedere.

ATTENZIONE: il Belvedere è un tratto esposto, molto panoramico ma privo di protezione. Occorre controllare a vista i minori e non permettere loro di avvicinarsi ai margini del ciglio in modo tale da mettersi in pericolo

La splendida vista che da questo naturale terrazzo si gode, vi ripagherà della fatica finora fatta, che probabilmente comincerà a farsi sentire.

Tornati sulla strada, prendere subito il sentiero a sinistra per un breve tratto in discesa fino ad arrivare il località Le Figarole dove la strada torna brevemente a salire.

A Figarole sarete tornati esattamente al punto in cui eravate passati durante la mattina, in pratica l’anello si chiude, e il ritorno è esattamente quello che si è fatto all’andata.

Arrivati a Tellaro, il nostro consiglio è quello di visitare il borgo e scoprire, attraverso le sue viuzze e i bellissimi scorci, la favola del Polpo Campanaro. I percorsi sono pensati per famiglie, sono perfettamente fruibili con bambini piccoli, anche a partire dai 2 anni fino a 13/14 anni riservando varie letture, più o meno approfondite, dei luoghi di interesse.

L’itinerario si snoda in 4 punti di interesse che diventano punto di partenza per lo sviluppo del singolo percorso.

Dati tecnici:

Lunghezza percorso: 9,7 Km
Dislivello: 623 mt.
Tempo di moto: 4:48

Consigli utili

  • Evitare giornate afose
  • Controllare i bambini nei due punti esposti indicati
  • Fare scorta di acqua

Nello zaino, non dimenticare:

  • borraccia per ampia scorta d’acqua (non ci sono sorgenti lungo il percorso)
  • macchina fotografica
  • telo da picnic
  • k-way
  • scarpe antiscivolo e bastoncini da trekking
ATTENZIONE: su questo percorso potreste incontrare cinghiali. Si tratta di animali pacifici e non pericolosi. Non hanno alcuna intenzione di aggredire l’uomo, ma potrebbero reagire male di fronte a qualche comportamento sconsiderato. Mantenere la distanza. Per evitare qualsiasi rischio è bene mantenere la distanza di almeno una ventina di metri tra noi e loro.

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