Il Museo Passatempo di Rossiglione vi farà compiere un affascinante viaggio nella storia del 900, e spiegherà ai vostri bambini come funzionava il mondo prima degli smartphone.

Il Museo Passatempo di Rossiglione

L’esterno del Museo, visto dalla strada

Un po’ di storia

Il Museo Passatempo è, innanzitutto, frutto della passione di una coppia di collezionisti di oggetti che rappresentano la storia del ‘900, Sylvia Pizzorno e Guido Minetti. Da molti anni hanno allestito una casa-museo (visitabile su appuntamento, ma a breve anche in abbinamento al museo vero e proprio) e grazie ai fondi europei gestiti da Regione Liguria, si sono decisi a dare vita a questo straordinario progetto che, in collaborazione con il Comune di Rossiglione e la Provincia di Genova, ha portato alla realizzazione di un museo moderno, funzionale e davvero sorprendente.

Il Museo Passatempo di Rossiglione

I giocattoli anni 70

La visita

Verrete allora accolti alla reception e, con i vostri bambini potrete percorrere le sale della Sede Civica (che un tempo ospitava le scuole del paese) perfettamente riadattate alla bisogna.
E’ davvero riduttivo elencare gli oggetti significativi più interessanti del museo.

Cominciamo con il dire che la prima sala racconta il ‘900 nella sua completezza, dagli oggetti dell’anteguerra, moto d’epoca e attrezzi agricoli, ad una serie di oggetti che hanno fatto la storia del costume: la prime radio, i primi elettrodomestici (una lavatrice anni ’50 con il libretto di istruzioni originali), i primi televisori, la Lambretta, la mitica Graziella pieghevole, i computer Apple, il Commodore 64, i primi telefoni cellulari…

Spiegherete ai bambini che quella specie di tabernacolo in legno era il televisore che guardavano i loro nonni, e loro vi guarderanno annuendo ma dentro di loro penseranno ad uno scherzo…

MUSEO_PASSATEMPO (21)Usciti dalla prima sala, apprezzerete poi l’allestimento tematico di alcune ambienti: i bambini resteranno meravigliati nel vedere riprodotta, con materiale originale d’epoca, un’aula scolastica anni degli anni 50, con approssimative cartine geografiche “fisiche” e “politiche”, come si usava dire allora.

Nella sala dedicata all’Olivetti, l’unica grande impresa tecnologica che abbiamo avuto, si potranno divertire a battere i tasti di una mitica Lettera 22, proprio come fece un negozio di New York, nel giorno del suo lancio sul mercato americano, così vi spiegherà Sylvia!

Ma il pezzo forte per i bambini è senz’altro il settore dedicato al gioco: costruzioni, macchinine, soldatini, trenini, il gioco dell’oca, biciclette, tricicli, bambole e pupazzi e – mamme tenetevi forte – il mitico Dolceforno, funzionante!!!
Si prosegue poi con la ricostruzione di alcuni ambienti di esercizi commerciali realmente esistiti in paese, come la bottega del ciclista e quella del meccanico delle motociclette.

Tutto il materiale che vedete è solo una piccola parte di quello che avremmo da fare vedere” – vi spiegherà Sylvia Pizzorno, che è anche comproprietaria degli oggetti – “molti ci stanno chiamando per donarci i loro oggetti, e grande è la responsabilità che sentiamo nel conservare la memoria di ciò che per loro essi hanno significato“.

Museo Passatempo

L’aula scolastica dei nostri padri, perfettamente riprodotta

Il costo è accessibile (5 euro gli adulti, 5 euro i bambini, 4 euro per i titolari di 101 eCard), la durata della visita è abbastanza breve per cui i bambini non hanno il tempo di annoiarsi, anzi, ne saranno davvero colpiti, soprattutto perché saranno tentati di toccare tutti gli oggetti.

Infatti il Museo non pone barriere fra i visitatori e gli oggetti, e questo rende la visita ancora più coinvolgente perché vi sentirete veramente “immersi” nelle atmosfere che i progettisti sono riusciti a ricostruire.

Tuttavia, è importante segnalarlo, i giochi non sono a disposizione per l’utilizzo.

Uscirete divertiti, soddisfatti e…lievemente invidiosi dei vostri bambini che, appena saliti in macchina, troveranno del tutto naturale ascoltare la voce del navigatore che vi guiderà sicura verso casa, senza chiedersi come e perché sia possibile e, soprattutto…come si faceva a riprendere la via di casa, nel ‘900.

Informazioni utili

Come raggiungerlo:

  • in auto: si esce al casello di Masone dell’Autostrada A26 Genova – Gravellona Toce e  si prende la direzione per Rossiglione. Il posteggio consigliato è quello presso la stazione ferroviaria, che si raggiunge svoltando a destra 200 metri dopo aver oltrepassato il museo
  • in treno: scendendo alla stazione di Rossiglione della linea Genova – Ovada. Raggiungere la statale e prendere a sinistra. Distanza: 300 metri circa.