Alla scoperta della tracce delle grandi battaglie tra Francesi e Austriaci, nell’Aprile dell’anno 1800.

Credereste, senza vedere, che è ancora possibile osservare tracce reali di ciò che è accaduto?

Ce lo consentono due percorsi ad anello, denominati itinerario Giallo (versante padano) e itinerario Rosso (versante tirrenico) che, con partenza dall’area picnic Pian di Stella, in prossimità della vetta del Monte Beigua ci guidano nei punti dove più aspra e intensa si è fatta la battaglia e dove specifici pannelli informativi (chiari anche per i bambini) ci raccontano cosa è avvenuto.

In questo articolo, abbiamo provato per voi, il Percorso Giallo, della durata di poco più di due ore (5,5 km) e un dislivello di circa 270 metri.

L’assenza di tratti esposti ne fa un percorso ideale per bambini a partire dai 6 anni in su.

Da dove si parte

 

Troverete facilmente il punto di partenza del percorso poco prima di giungere sulla vetta del Monte Beigua, che potete raggiungere dalla strada che giunge da Varazze (SV), tenendo presente le numerose curve che la caratterizzano.

Si parte dall’area picnic Pian di Stella (1.220 mt.).

Lì, un cartello informativo vi spiegherà già i dettagli e le caratteristiche del percorso che andrete a fare.

Il segnavia da seguire

Il segnavia è di colore giallo e ricorda, nella forma, il famoso cappello di Napoleone.

Si parte

Dopo una breve ascesa per raggiungere la sella della Crocetta, il sentiero scende tra i faggi, per poi diventare pressoché pianeggiante e fresco.
Questa parte del percorso è parte dell’Alta Via dei Monti Liguri che prosegue, con qualche saliscendi, aggirando sulla sinistra il Bric Veciri.

Prendere a destra

La prima deviazione importante è quella che porta al Monte Ermetta (1.267 mt.)

Una breve ascesa, che via via diventerà sempre più panoramica, vi consentirà di giungere, con poco sforzo, su questa “vetta, dove campeggiano una croce e il pannello informativo n° 4.

Qui, troverete delle pietre ammucchiate, che indicano l’antico sito di una piccola ridotta militare, costruita proprio soldati napoleonici.

Il panorama, splendido, permette di spaziare dalle Alpi alla Riviera di Ponente.

La croce e la ridotta del Monte Ermetta

Poco prima di giungere al Monte Ermetta avete notato, sulla destra, la deviazione che porta al punto informativo n° 3.

Arrivano i nostri!

I resti della ridotta costruita dai francesi

Si tratta del Monte Veciri,  (mt. 1264), ove sono visibili i resti di un’altra ridotta militare, come vi spiegherà il cippo n° 3.

Qui, spiega, il punto informativo, l’11 Aprile 1800 si  era trincerata una piccola guarnigione che, attaccata all’alba dalle truppe imperiali austriache risalenti dal fondovalle, fu salvata dai rinforzi tempestivamente giunti da Monte Grosso, visibile ad Est.

Scendendo tornerete alla deviazione iniziale, prendendo quindi a destra  sentiero che scende a Veirera-Palo-Sassello (quadrato giallo).

Anche su questo sentiero, dopo qualche minuto di cammino, giunge in prossimità di un punto panoramico molto suggestivo.

Rocche Parlati

Arrivati quasi alla base di Rocche Parlati, si imbocca, verso S-E, una traccia che, dopo un centinaio di metri, incontra il sentiero per S.Giustina (anello rosso) che seguiremo in direzione Monte Beigua (S-E).

Dopo alcuni saliscendi, il sentiero entra definitivamente nel bosco di faggi.

D’ora in poi la traccia è poco evidente per cui bisognerà fare particolare attenzione alla segnaletica, che , in questo tratto, è posta unicamente sugli alberi.

Si sale poi nel bosco di faggi fino ad arrivare alla deviazione che ci propone o il raccordo con l’itinerario rosso o la prosecuzione del nostro anello.

In questo secondo caso si dovrà percorrere una rampa iniziale piuttosto ripida, per poi proseguire più dolcemente tra i faggi e arrivare in vista della Croce Monumentale.

L’imponente croce monumentale

Si prosegue lungo la Via Sacra (fiancheggiata dalle tappe della Via Crucis), raggiungendo la Sella della Crocetta e da qui la staccionata dell’area pic-nic ovvero il punto di partenza.

Il tutto, come detto, per poco più di due ore di cammino effettivo e poche centinaia di metri di dislivello.

Non sono presenti sorgenti d’acqua lungo il percorso.

Il punto di arrivo

Gita indicata per le seguenti età o attitudini:

 

 

Per un’ottima riuscita della giornata, rispettate sempre queste nostre indicazioni, basandovi sull’età del più piccolo del gruppo.
Per “piccoli camminatori” intendiamo bambini che già hanno dato prova di effettuare senza problemi escursioni un pochino più lunghe di quelle per loro consigliate e che comunque dimostrano di gradire l’attività escursionistica e una predisposizione a muoversi in ambienti diversi dal consueto.

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Consigli utili

  • Evitare giornate particolarmente assolate o ventose

Nello zaino, non dimenticare:

  • borraccia
  • macchina fotografica
  • telo da picnic
  • k-way
  • scarpe antiscivolo

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Questo articolo è stato creato e/o rivisto nel corso dell’anno riportato sul bollino.