Una breve (e per breve intendiamo circa 40 minuti di cammino, in pianura, all’andata e altrettanti al ritorno), a pochi kilometri dall’autostrada, posteggio libero, quasi interamente in piano e al fresco, fontana a metà percorso, con all’arrivo la possibilità di rinfrescarsi i piedi in freschi laghetti o prendere conoscenze delle evidenze storiche e naturalistiche del luogo: queste le caratteristiche che fanno di questa passeggiata una vera e propria gita #amisuradibambino.

Non solo: sapete che anche Arenzano ha un suo Acquedotto Storico? Si tratta dell’Acquedotto della Marchesa, risalente ai primi del ‘900, che, proprio in prossimità del Ponte Negrone (costruito appositamente a questo scopo), capta la acque del Rio Negrone, che qui confluiscono con quelle del Torrente Leone per formare il Torrente Lerone.

Il sentiero è il percorso dell’acquedotto, come potrete facilmente verificare.

Da dove si parte

Per chi è esperto di navigazione, potrebbero bastare le coordinate 44°24’33.4″N+8°39’15.7″E, ma a chi è meno pratico, diciamo che, una volta usciti al casello di Arenzano (GE) e aver preso la direzione Colletta – Terralba, nei pressi del Muvita incrocerà Via Pecorara.

Prendere a destra per via Checchelli

Al primo bivio si svolta a sinistra fino a raggiungere Via Checchelli, in questo punto:

per proseguire fino all’ imbocco del sentiero con l’indicazione Ponte Negrone, che si riconoscerà facilmente grazie all’esplicativo cartello.

Si posteggia qui

Si parte

Si parte lungo la strada asfaltata. Dopo circa 100 metri, piegate a sinistra al tornante, e subito dopo a destra, al sentiero che prende in salita.

Poi a destra


Prima si prende a sinistra

Il sentiero si inoltra rapidamente lungo i contrafforti della magnifica Val Lerone in un sentiero tutto pianeggiante, poco esposto e con una vista verticale sul canyon formato dal torrente.

Dopo circa 10 minuti di cammino troverete la prima, piacevole, sorprese: una fresca sorgente d’acqua.

Fare sempre scorta d’acqua.

Gita indicata per le seguenti età o attitudini:

 

 

Per un’ottima riuscita della giornata, rispettate sempre queste nostre indicazioni, basandovi sull’età del più piccolo del gruppo.
Per “piccoli camminatori” intendiamo bambini che già hanno dato prova di effettuare senza problemi escursioni un pochino più lunghe di quelle per loro consigliate e che comunque dimostrano di gradire l’attività escursionistica e una predisposizione a muoversi in ambienti diversi dal consueto.

Dopo poco incontrerete un bivio importante, a questo, occorre scendere a sinistra.

Scendere a sinistra

ATTENZIONE: in questa gita sono presenti tratti esposti. Occorre controllare a vista i minori e non permettere loro di avvicinarsi ai margini del sentiero in modo tale da mettersi in pericolo

Terminata la discesa, incrocerete il sentiero portante che vi condurrà, in circa 20 minuti, al Ponte Negrone.

[videopress TZvV7xtu]

Il Ponte Negrone

Prima di arrivare ponte percorrete due tratti d acquedotto ad arco, sui quali occorre fare un po’ attenzione in quanto privi di protezione.

Non solo: interessanti cartelli informativi di parleranno della particolare conformazione geologica della zona.

Qua e là, poi, farà capolino il ponte…

Ultimo bivio

Poco prima del ponte incrocerete il bivio col sentiero che sale al Lago della Tina, voi dovete prendere a sinistra.

Il Ponte Negrone, risalente al primo Novecento, è un ponte in pietra che, come detto, captava l’acqua del Rio Negrone per alimentare la cartiera Pallavicini, in località Terralba.

Proprio in prossimità del Ponte si incontrano il Rio Leone e il Rio Negrone, dando vita al Lerone, ricco d’acqua in quasi tutte le stagioni.

Siete arrivati. Avrete percorso 2,4 Km, in circa 40/45 minuti, con un dislivello di soli 42 metri.

Guarda il video!

[videopress ITyqxOjZ]

ATTENZIONE: in questa gita sono presenti corsi d’acqua non sorvegliati. Occorre controllare a vista i minori e non permettere loro di avvicinarsi all’acqua in maniera tale da mettersi in pericolo

E il Lago du Gattu?

Il Lago du Gattu lo potrete osservare dal versante sud del ponte, ed è questo:

Non è facilmente raggiungibile, è meglio osservarlo dall’alto, anche perché, se proprio volete mettere i piedi a bagno, niente di meglio che le splendide piscine naturali e cascatelle che il Rio Negrone, che troverete oltrepassato il ponte, forma.

Guarda la Gallery!

Per il ritorno vi consigliamo la stessa strada, godendovi gli stupendi panorami, che potrete apprezzare meglio insieme alle splendide farfalle che, se la stagione è quella giusta, vi avranno tenuto compagnia lungo tutto il percorso.

Consigli utili

  • IL SENTIERO PRESENTA ALCUNI TRATTI ESPOSTI, PRESTARE ATTENZIONE!!
  • II tragitto è in parte allo scoperto, quindi molto esposto al sole, perciò è bene scegliere giornate non molto calde.
  • Evitare giornate successive a periodi di pioggia intensa.
  • Nelle vicinanze, potete fare visita al Centro Ornitologico del Parco del Beigua.

Nello zaino, non dimenticare:

  • borraccia
  • macchina fotografica
  • telo da picnic
  • k-way
  • scarpe antiscivolo
101giteinliguria.it SCONSIGLIA sempre i bagni (per bagno intendiamo, immersione completa) in acqua dolce, per i seguenti motivi:
  1. Il fondo è spesso scivolo e fangoso e può causare cadute accidentali
  2. L’acqua dolce non ha le stesse proprietà di galleggiamento dell’acqua di mare, a cui i bambini sono abituati
  3. Le acque interne possono essere soggette a piene improvvise o, anche, a gorghi e mulinelli.
  4. Spesso si trovano in luoghi dove non è facile avere accesso a strutture di soccorso e anzi, ne siamo, solitamente, molto lontani.

ATTENZIONE: le informazioni presenti in questo articolo possono non essere aggiornate, per cambiamenti dovuti a clima, manutenzione del territorio, eventi naturali, danni causati dall’uomo. Se volete segnalarci difformità con quanto scritto, vi invitiamo a farlo scrivendo a info@101giteinliguria.it – Contribuirete così ad un sito sempre più aggiornato ed attendibile. Grazie!

ATTENZIONE: la lettura di questo articolo e la conseguente effettuazione della gita non può dare in alcun modo luogo a nessuna richiesta di risarcimento e rimborso né a procedimento giudiziario/arbitrale per infortuni, danni a persone/cose anche di terzi, e qualsivoglia ragione nei confronti dell’autore dello stesso, e solleva da ogni responsabilità civile e penale, anche oggettiva, l’autore stesso, l’editore e il titolare dello spazio web.

Questo articolo è stato creato e/o rivisto nel corso dell’anno riportato sul bollino.