ATTENZIONE: è assolutamente sconsigliato entrare nei bunker. Può esserci amianto all’interno delle pareti scrostate e, in ogni, caso, non sono luoghi sicuri. NON fateci entrare i bambini.

Una facile escursione adatta ai bambini più grandicelli o piccoli camminatori, che si sviluppa su una lunghezza di circa 2 km e di 120 metri di dislivello alla scoperta dei mitici bunker del Monte Moro.

Da dove si parte


Si parte da Piazza Cornelio de Simone, a Quinto, dove si trova il primo dei cartelli informativi che, nel tempo, verranno posizionati per illustrare una parte della storia che ha visto come protagonista questa collina.

Da lì, attraverserete la strade e imboccherete in successione, Via Bolzano, Via Antica Romana di Quinto, via al Cimitero di Quinto.

Ancorché non indicato, forse, per una visita quando si hanno bambini, chi entra potrà ammirare alcune statue monumentali e cappelle di famiglie.

Curiosità: si narra che vi sia la tomba di un ufficiale dello zar che aveva riparato a Genova.

Qui, troverete i secondo dei cartelli e il segnavia del sentiero, che da questo punto, si farà salita.

Seguiamo il segnale rosso e arriviamo all’incrocio dove prendiamo  il sentiero che sale con pochi scalini all’interno della vegetazione con  ornielli, roverelle e viburni.

Ancora un po’ di salita sullo sterrato e si arriva al punto soleggiato dove si svolta verso l’interno della vallata, prendiamo le scalette rocciose che troviamo sulla destra, qui dobbiamo fare attenzione perché il sentiero sale ripido ed esposto a sinistra sul vuoto.

Dopo una splendida roverella seguiamo il segnale rosso e svoltiamo a destra, saliamo più dolcemente tra le fasce, superiamo un rudere e arriviamo nello spiazzo panoramico con il cartello di segnalazione militare.

Svoltiamo a sinistra dove  la vegetazione si abbassa e su un sentiero sterrato e roccioso avanziamo tra i fiori della ginestra e dei cisti.

Liguria Walking Tour

Con Viviana Bobbio, guida ambientale e accompagnatrice turistica alla scoperta della Liguria.

Su Liguria Walking Tour, il grande spettacolo offerto dalla Liguria, terra di meraviglie paesaggistiche, culturali e gastronomiche.

Offre vari tipi di itinerari da consultare con calma.

Con Viviana vivrai il tuo viaggio da un’altra prospettiva, scoprendo tutti i segreti del posto. Sarà un’esperienza memorabile.

Scegli un percorso a picco sul mare immerso nel profumo della macchia mediterranea o un’escursione tra gli antichi villaggi dell’Appennino.

Guarda le mie proposte sempre aggiornate per offrire nuovi itinerari interessanti.

ATTENZIONE: è assolutamente sconsigliato entrare nei bunker. Può esserci amianto all’interno delle pareti scrostate e, in ogni, caso, non sono luoghi sicuri. NON fateci entrare i bambini.

In vista dei bunker

Dopo poco attiviamo oltre un grosso rudere che lasciamo a sinistra  e finalmente raggiungiamo a circa 150 metri di altezza  i bunker dalla forma circolare che permettevano ai militari di controllare tutto l’orizzonte.

Si tratta della famosa batteria costiera di Monte Moro, molto simile alle Batterie di Portofino e a quella che si trova sulle alture di Sestri Ponente, descritta nel pezzo Dalle Fornaci ai Fortini.

Possiamo fermarci  per riposare e per la merenda, con attenzione ai punti esposti. L’ombra ci è regalata da un bellissimo orniello.

Guarda la Gallery della batteria

Il Rio San Pietro

Rientriamo percorrendo il sentiero, questa volta in discesa fino all’incrocio, poi svoltiamo verso la passerella in metallo sul rio San Pietro. Oltre il ponticello ci saranno pochi scalini per scendere a contatto con l’acqua, ricca di girini di rospo.

Prestare, come sempre, la dovuta attenzione.

Ritornati sulla mattonata, denominata via Caiero la percorriamo  tutta in direzione di ponente

L’ambiente si fa sempre più urbano con ancora antiche case dalle facciate dipinte e uliveti racchiusi dai muretti a secco.

Pochi metri ancora e scendiamo su Corso Europa.

 

Il punto di arrivo

Una curiosità sui bunker: nonostante il comando delle forze germaniche avesse firmato la resa, il 25 Aprile a Villa Migone , alcuni  soldati erano ancora asserragliati nei bunker e potevano minacciare la popolazione sparando sulla fascia litoranea.

Quindi  il Cardinale Boetto aveva avvisato tutti di rimanere in casa,  fortunatamente anche gli ultimi si convinsero a lasciare la postazione, che quindi fu liberata dopo il 25 Aprile.

Buona passeggiata!

Consigli utili

  • Evitare giornate calde e afose

Nello zaino non dimenticare

  • Scorta d’acqua
  • Bastoncini da trekking

Guarda il video!

ATTENZIONE: la lettura di questo articolo e la conseguente effettuazione della gita non può dare in alcun modo luogo a nessuna richiesta di risarcimento e rimborso né a procedimento giudiziario/arbitrale per infortuni, danni a persone/cose anche di terzi, e qualsivoglia ragione nei confronti dell’autore dello stesso, e solleva da ogni responsabilità civile e penale, anche oggettiva, l’autore stesso, l’editore e il titolare dello spazio web.