Non perdere mai di vista i propri figli, rispettare i divieti di balneazione e fare attenzione a dove ci si tuffa: queste sono solo alcune delle misure di sicurezza della Campagna Nazionale di Sensibilizzazione “Educazione Acquatica”, patrocinata dal Ministero della Salute nel 2018, un vero e proprio manuale rivolto ai genitori che ha come obiettivo educare e informare le famiglie sulla sicurezza in acqua, soprattutto quando riguarda i bambini.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’annegamento è tra le prime cause di mortalità accidentale in età pediatrica e, ogni anno, nel mondo, 3 milioni di bambini sono vittime di infortuni in acqua.
Dai primi bagnetti in piscina alla scoperta del mare, i genitori hanno un ruolo fondamentale per l’educazione dei bambini e sono i primi a dover trasmettere il giusto comportamento e le corrette misure di sicurezza ai propri figli.
Già lanciata negli scorsi anni, la campagna è ideata da Nicola Brischigiaro, pluricampione mondiale di immersione in apnea e tra i massimi esperti in educazione acquatica familiare, e promossa dalla Società Nazionale di Salvamento e da Acquatic Education, oltre agli esperti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, al fine di sensibilizzare e diffondere l’importante tema della sicurezza acquatica dei bambini. Alla campagna si affianca lo spot firmato dal regista Alessandro Stevanon che vede come testimonial il calciatore campione del Mondo Gianluca Zambrotta e l’apneista Nicola Brischigiaro, tornata per i mesi estivi sulle principali emittenti televisive italiane e sui canali radio.
Le cose da sapere
Quali sono i rischi e i pericoli più frequenti per i bambini in ambito acquatico?
Quali le misure di sicurezza e prevenzione che i genitori devono adottare?
Sul sito www.educazioneacquatica.it, oltre allo spot integrale, sono scaricabili gratuitamente le guide educative in mp3 e le guide in pdf “decalogo sulla sicurezza in acqua” e “decalogo acquatico del buon genitore”, dove sono enunciate le regole principali per la sicurezza in acqua dei bambini.
Alcuni esempi?
- Rispettare i tempi del bambino
- Educare e stimolare la sua acquaticità senza fretta
- Non togliere i braccioli ma sgonfiarli gradualmente
- Non perdere di vista il bambino, anche nelle aree sorvegliate dai bagnini
- Fare attenzione a dove si tuffa
- Rispettare sempre i divieti di balneazione
- In barca o sul gommone, far sempre indossare al bambino il salvagente
Clicca qui per scaricare i Decaloghi sulla Sicurezza in Acqua.