In un giorno di primavera o di autunno, dal tempo magari un po’ incerto, oppure quando piove, fate un regalo ai vostri bambini, se sono in età scolare, (meglio magari dagli 8 anni in su).

Fate scoprire loro la magia della Genova letteraria #amisuradibambino, seguendo il percorso che, in una domenica di pioggia abbiamo testato, con successo, per voi.
Il percorso che vi proponiamo vi porterà a scoprire alcuni angoli poco conosciuti di Genova, legati ad alcuni grandi personaggi nati nella nostra città, ma non mancheranno, ovviamente, momenti ludici e graditissimi ai bambini.

Da dove si parte?

Castello d'Albertis

Il bellissimo Castello D’Albertis

Il nostro itinerario parte da Piazza Acquaverde, a Genova Principe, facilmente raggiungibile con il treno (stazione di Genova Principe), con l’autobus (linee 1, 35) o la metropolitana (fermata Principe).

Se avete usato il mezzo pubblico, vi troverete senz’altro con in tasca il biglietto integrato AMT, della durata di 100 minuti. Conservatelo, da buoni genovesi, perché più tardi scoprirete il motivo di ciò.

L’ascensore – funicolare

La prima sorpresa che riserverete ai vostri bambini è quella di portarli nell’ascensore AMT di Montegalletto, un impianto unico nel suo genere perché nel primo tratto effettua un percorso orizzontale, come un trenino in una miniera, per poi trasformarsi in un ascensore che, velocissimo, copre un notevole dislivello per sbucare infine in quel bellissimo quartiere panoramico che si chiama Castelletto.
Appena usciti, troverete davanti a voi il Castello d’Albertis, sede del Museo delle Culture del Mondo, che potrete tenere in considerazione per un’altra giornata, leggendo la nostra proposta “Al Castello in Ascensore“.

Si scende…

La casa natale di Montale

Il vostro percorso invece, si snoderà in discesa, e più precisamente in Corso Dogali. Verso la fine di corso Dogali, sulla vostra sinistra, troverete,

all’altezza del civico 5, una targa che commemora la nascita, in quel palazzo, di Eugenio Montale, nel 1896.
Potrete spiegare ai bambini, con parole adatte, la figura di questo grande poeta, premio Nobel nel 1975, e immaginare con loro la strada che faceva da bambino, magari, per andare a giocare nel piccolo parco sottostante, con i propri amici, nei primi anni del secolo scorso.
A cosa giocava? Quali erano i divertimenti dell’epoca? Provate a indovinare con loro, alcuni dei giochi d’epoca, facendo gara a chi ne conosce di più…
Proseguite in discesa, magari usando i piccoli vialetti che costeggiano la via principale, fino a scendere all’altezza dell’Albergo dei Poveri.

Una sosta al Parco Giochi

Dall’Albergo dei Poveri dovete risalire verso Corso Carbonara, per intraprendere la seconda parte del nostro percorso. Dopo poche centinaia di metri, troverete sulla vostra destra i giardini Tito Rosina. Anche Tito Rosina, benché non un letterato famoso, ha un legame col nostro percorso, infatti egli, oltre ad essere un famoso studioso di D’Annunzio, fu anche amico di Eugenio Montale…

La vista da Corso Carbonara

In questi giardini, nonostante i giochi installati non siano particolarmente nuovi nè attraenti, potete sostare e far giocare i bambini.

Prima di partire, controllate la batteria del vostro smartphone!
Sta per iniziare la parte più panoramica del nostro percorso e si devono fare delle foto. Risalendo Corso Carbonara, infatti, si giunge ad una curva a 90° gradi da cui si gode una vista impagabile su tutta la Genova di ponente.
Peccato solo per il muretto, un po’ alto per i bambini, tuttavia, organizzandosi un pochino, magari con l’aiuto di un gentile passante, potete prendere in braccio il bambino e farvi fotografare insieme, con la bellissima Genova alle vostre spalle.

Ascensore per il….Paradiso

La vista dall’ascensore di Castelletto

Bambini…chi di voi vuole il gelato???” – con questo semplice richiamo potrete rapidamente guadagnare Spianata Castelletto e le sue mitiche gelaterie – ce ne sono almeno due – famosissime, per gustare un gelato o una granita e sostare nuovamente sulla parte panoramica di essa, antistante l’Ascensore, che si erge davanti a voi con una torre architettonicamente…presuntuosa.

Ora controllate le tasche: avete sempre i biglietti? Bene, controllate che non siano scaduti e utilizzateli per scendere in ascensore.
Prima però, dovete raccontare ai bambini questo aneddoto: sapete che questo ascensore è cosi bello e panoramico che un altro grande poeta, solo poco più giovane di Montale e sicuramente suo conoscente, Giorgio Caproni, ha dedicato alcuni versi a questa ascensore, immaginando che, pensate un po’…portasse in Paradiso?
La prova di questo è nella targa che farete loro leggere, alla fine del tunnel di uscita, verso Piazza Portello, “Quando mi sarò deciso di andarci, in Paradiso, ci andrò con l’ascensore di Castelletto”.
Un bellissimo omaggio alla nostra città, considerando anche che Caproni non era genovese di nascita ma solo d’adozione.
PALAZZO_ROSSO (12)

Vista sul Centro Storico, dall’interno di Palazzo Rosso

Siamo in Piazza Portello, a due passi da Palazzo Rosso…perché non tentarne la visita? Per scoprire come fare per far visitare Palazzo Rosso ai

vostri bambini, impazza nel web il nostro pezzo “Palazzo Rosso per i bambini“…

Se invece ritenete che “va bene così”, niente di meglio che scendere al Porto Antico attraversando il quartiere della Maddalena, preparandovi una spiegazione per eventuali domande sulle signorine accomodate fuori dai portoni (non abbiamo suggerimenti in merito, visto che a noi non ne sono state fatte, quindi..”è andata bene così”).
Genova letteraria #amisuradibambino non finisce qui.
Ogni angolo della nostra città offre spunti e storie, per bambini e per tutti. Basta saperli “leggere” e, soprattutto, raccontare.

Nello zaino, non dimenticare:

  • biglietti AMT (meglio l’integrato)
  • macchina fotografica

 Informazioni utili