Non è scritto da nessuna parte che i poveri papà (ma anche mamme) che desiderano trovare, in un giorno d’estate, un laghetto di torrente dove bagnarsi i piedi, (non fare il bagno), debbano trasformarsi in Indiana Jones e improvvisare ricerche che Livingstone scansati proprio!
La Cascata e il Lago du Manzù, questa piccola perla del nostro appennino, che è e rimarrà sconosciuta e inaccessibile ai più, vista la scarsità di indicazioni che, fino a ieri, si trovavano in rete, meritano invece un po’ dell’impegno che occorre metterci per raggiungerle.
Con questo pezzo rendiamo più facile il tutto!
Da dove si parte
Arriverete facilmente sui Piani di Praglia, che avrete raggiunto molto probabilmente da Ceranesi (GE) su una strada che, ahinoi, prevede un certo numero di curve e di qualche tornante.
Proseguite finché non trovate, alla vostra sinistra, una bella area picnic attrezzata, detta “dei cacciatori“, perché dall’altro lato della strada si trova un campo di addestramento per cani da ferma.
Una volta posteggiato, indietreggiate di qualche decina di metri, sulla provinciale, fino a intercettare un ampio sterrato sul lato a valle della strada.
Quello è il punto di inizio della passeggiata.
Coordinate esatte: 44.5172753,8.7957713
Il Parco Capanne di Marcarolo
Sebbene, dal punto di vista amministrativo, il territorio del Parco ricada interamente nel Piemonte – i comuni interessati sono infatti Bosio, Casaleggio Boiro, Lerma, Mornese, Tagliolo Monferrato e Voltaggio, tutti in Provincia di Alessandria -, profondi e indissolubili sono i legami storici, culturali ed ambientali che vincolano questa terra al mondo dell’entroterra ligure, e genovese in particolare.
Per un territorio, come quello delle Capanne di Marcarolo, che ha conosciuto antichi fasti legati ad una notevole attività agricola e pastorale e che vive oggi una realtà sociale, economica, culturale ed ambientale decisamente depressa, la scelta di “investire” in un Parco è sicuramente una scommessa di grande interesse e valore.
Gita indicata per le seguenti età o attitudini:
Per un’ottima riuscita della giornata, rispettate sempre queste nostre indicazioni, basandovi sull’età del più piccolo del gruppo.
Il percorso
Il percorso iniziale non presenta particolari punti di interesse. Si procede, per circa 15-20 minuti di cammino lungo un’ampia sterrata, che a tratti offre scorci di panorami molto interessanti.
Questa strada si mantiene in discesa fino ad un bivio, che vedete fotografato qua sotto.
Procedete con fiducia in questo nuovo ramo di strada, che procederà in lieve salita per circa altri dieci minuti. Siamo sul crinale di questa piccola costa montuosa, la vostra vista spazierà a questo punto quasi a 360°.
Si giunge finalmente all’ingresso del sentiero di discesa, il punto più importante del percorso.
Senza nessun cartello o indicazione, se non due giocoforza sbiaditi pallini gialli e rossi che occhieggiano da una roccia, dovrete individuare questa posizione
Attenzione a questo sentiero!
Coordinate esatte: 44.5051442,8.7922207
Una volta imboccato questo sentiero, la discesa è praticamente costante per circa 25-30 minuti di percorso, ci sono alcuni brevi tratti esposti. Su questo sentiero, vedrete qua e là un cerchio giallo e uno rosso, a volte insieme, a volte alternati.
Il gioco può essere quello di far giocare i bambini a trovare i cerchi gialli.
Noi, abbiamo fatto così!
La discesa continua, a tratti sotto il sole a tratti nel verde della macchia che si fa più ombrosa e fresca mano mano che ci si avvicina all’agognata meta.
Meta che non avrete modo di vedere se non proprio quando ne sarete giunti in prossimità.
La cascata e il lago sono uno spettacolo di cui solo pochi hanno diritto di godere.
Arrivo!
Siamo finalmente arrivati! Avremo percorso una distanza di circa 3 km e un dislivello di 185 metri.
Questi numeri rendono questa passeggiata possibile anche a bambini di età 6-10, ma c’è da considerare che il primo tratto di sentiero di rientro è in salita. Affrontatelo con calma.
Siamo quasi alle sorgenti del torrente Stura, che prosegue verso ovest formando, più a valle, il Lago del Pignattin fino poi a bagnare Masone e proseguire il suo viaggia nell’omonima valle.
E’ presente una piccola “spiaggia”, accessibile o meno a seconda del grado di riempimento di questo piccolo invaso.
Come sempre, ai bambini, è sconsigliata l’immersione completa.
Si torna poi dallo stesso percorso.
Consigli utili
NON affrontare questa escursione nelle settimane seguenti a periodi di pioggia prolungati.
Non affrontare questa escursione in giorni particolarmente caldi, gran parte del percorso è infatti esposto al sole. Luglio e Agosto sarebbero da evitare.
Come tutte le nostre proposte relative alle acque interne, questi suggerimenti non sono mai da intendersi come alternativi ad una bella giornata al mare. Maggio, Giugno, Settembre e Ottobre sono per noi i mesi ideali.
Nello zaino non dimenticare:
- Bastoncini da trekking
- Spray antizecche
- Indossare pantaloni lunghi
- Abbondante scorta d’acqua
- In stagione: crema solare e cappellino.