Un giro all’isola Palmaria, la più grande l’unica isola abitata della Liguria (lo sapevate?) non può prescindere da una più estesa e organizzata escursione nel Golfo dei Poeti, splendida e ultima perla ligure verso Levante, prima di arrivare nell’altrettanto bella provincia di Massa e la sua Versilia.

Molte sono le capitali di questo Golfo, da Lerici a San Terenzo, da Portovenere a Tellaro, senza trascurare La Spezia, anch’essa molto interessante da visitare coi bambini.

Da dove si parte

Da dove volete! L’isola infatti è adeguatamente servita (nei mesi estivi) dalla società di navigazione Golfo dei Poeti, con partenze da Spezia, Portovenere e Lerici (partendo da quest’ultima località, occorre cambiare a Portovenere).

La Portovenere, i minuti di navigazione sono circa 10, in un braccio di mare generalmente molto tranquillo, denominato “Le Bocche“, che ci sentiamo di consigliare anche a chi soffre il mal di mare.

 

La splendida Portovenere

Si sbarca!

Il punto d’approdo all’isola si chiama Terrizzo. Diciamo subito che non esiste un vero e proprio anello in piano che consente un agevole giro dell’isola. Il nostro consiglio, intanto, non è quello di impostare la giornata sulla balneazione, quanto sull’escursione. L’isola, infatti, non è dotata di spiagge comode e attrezzate – com’è giusto che sia.
La parte dirimpetto, oltretutto, presenta quasi solo massi per cui non è particolarmente comoda.
Gambe in spalla, è il nostro consiglio.

Gita indicata per le seguenti età o attitudini:

 

 

Per un’ottima riuscita della giornata, rispettate sempre queste nostre indicazioni, basandovi sull’età del più piccolo del gruppo.
Per “piccoli camminatori” intendiamo bambini che già hanno dato prova di effettuare senza problemi escursioni un pochino più lunghe di quelle per loro consigliate e che comunque dimostrano di gradire l’attività escursionistica e una predisposizione a muoversi in ambienti diversi dal consueto.

Una volta sbarcati, perciò, il nostro consiglio è di prendere, alla vostra destra. l’itinerario in piano che conduce verso la parte occidentale dell’isola. Dapprima vi troverete a superare alcuni brutti manufatti e alcuni, altrettanto obsoleti, stabilimenti balneari, prima di imboccare un sentiero.

Un po’ di storia

Dovete sapere che sull’isola sono presenti, molte costruzioni di carattere militare di grande interesse storico: sulla sommità dell’isola, inaccessibile in quanto ex territorio militare ed attualmente in stato di abbandono, si trovano il forte Conte di Cavour (o forte Palmaria), la batteria sperimentale oggi adibita a centro di educazione ambientale e la batteria Semaforo; presso punta Scuola. Ma in tutta l’isola sono sparsi  svariati bunker risalenti alla Seconda guerra mondiale e resti di postazioni d’artiglieria costiera e contraerea per lo più inaccessibili in quanto abbandonati e invasi dalla vegetazione.

ATTENZIONE: in questa gita sono presenti tratti esposti. Occorre controllare a vista i minori e non permettere loro di avvicinarsi ai margini del sentiero in modo tale da mettersi in pericolo

Ad un certo punto, il sentiero sale decisamente e, pur non presentando tratti apertamente esposti, richiede un buon grado di attenzione ai bambini. La costa ovest, infatti, è caratterizzata da alte falesie a picco sull’acqua, oasi riproduttive per gabbiani e punto di vista privilegiato sull’antistante Portovenere.

Vista di Portovenere

I gabbiani, però non sono gli unici rappresentanti dell’avifauna che potete trovare: tra gli uccelli meritano di essere ricordati il gheppio (Falco tinnunculus), il falco pellegrino (Falco peregrinus), lo sparviero (Accipiter nisus), la pernice rossa (Alectoris rufa), due specie di gabbiani (Larus argentatusLarus michahellis), il corvo imperiale (Corvus corax), il passero solitario (Monticola solitarius), il cormorano o marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis), ma vederli tutti è davvero una sfida.

La passeggiata che noi vi consigliamo dura fino a quando averte voglia di salire. Ad un certo punto il sentiero punta verso l’interno ma diventa meno interessante. Il nostro cosiglio è quello di tornare indietro seguendo lo stesso percorso e, nell’attesa del traghetto di rientro, fare un piccolo bagno rinfrescante.

Consigli utili

Nello zaino, non dimenticare:

  • borraccia e scorta d’acqua
  • macchina fotografica
  • telo da picnic
  • k-way
  • scarpe antiscivolo
  • cappellino e crema solare, in estate
ATTENZIONE: su questo percorso potreste incontrare mucche al pascolo. Le mucche sono animali pacifici e non pericolosi. Non hanno alcuna intenzione di aggredire l’uomo, ma potrebbero reagire male di fronte a qualche comportamento sconsiderato. Mantenere la distanza. Per evitare qualsiasi rischio è bene mantenere la distanza di almeno una ventina di metri tra noi e le mucche al pascolo.

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