Andiamo alla scoperta del Rio Molinassi e dei suoi girini, con una facile passeggiata di 500 metri a pochi minuti dal traffico cittadino di Sestri Ponente (GE), in un ambiente incontaminato, dove il tempo si è fermato: la Valle del rio Molinassi.
Da dove si parte
Il nostro punto di partenza si trova all’incrocio tra Via Rollino e Via Superiore Briscata dove ancora c’è un vecchio truogolo che ospita i cassonetti della spazzatura. Purtroppo in zona, non ci sono posteggi per l’auto perciò il consiglio è quello di raggiungere il punto di partenza con i mezzi AMT (la linea è la 51 e la fermata a cui scendere è a poche decine di metri). Imbocchiamo quindi Via Superiore Briscata, strada asfaltata con qualche rara auto, inoltrandoci nella valle dove si raccoglievano le brische, i rami di ginestra.
Girini e banane…
Camminiamo lungo la strada, in leggera salita, osservando, alla nostra sinistra, l’acqua limpida del Torrente Molinassi, dove, in stagione, nuotano le anatre e i girini, e dopo pochi minuti arriviamo al primo dei mulini del 1700, uno stupendo manufatto, restaurato pochi anni fa, che ancora conserva la ruota in ferro e il beudo, il canale che la alimentava.
Tutta questa stretta vallata era un tempo ricca di mulini adibiti alla macinazione delle granaglie. Il tempo ne ha via via cancellato le bellissime testimonianze, lasciando vive solo poche installazione, la più bella delle quali è proprio quella che di cui stiamo parlando. E’ davvero incredibile – e vi invitiamo a sperimentarla dal vivo – il fascino che questa enorme ruota esercita sui più piccini.
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All’altezza di questo mulino, un piccolo guado vi permetterà di oltrepassare il rio e osservare, con un po’ di fortuna, i girini che, in tarda primavera, diventeranno gracidanti rane.
Al momento (05/2020) la strada è interrotta e l’accesso alla creuza è consentito solo ai residenti.
In futuro, percorrendo ancora la strada oltre il mulino il gioco con i bambini diventerà quello di cercare i banani che, avendo trovato un microclima idoneo, crescono lungo le rive.
Potete ancora percorrere la strada fino al termine, sono comunque poche centinaia di metri, sempre su asfalto.
I più fortunati, tra Febbraio e Marzo potranno ammirare il piccolo fiore dello zafferanetto, rarissimo e quindi protetto, che cresce sulle spallette dove ancora si falcia l’erba.
Insomma, questa passeggiata sarà un’ottima occasione per i più piccoli per capire come si viveva nel passato e sviluppare il rispetto della natura.
Autrice: Viviana Bobbio per 101giteinliguria.it – liguriawalkingtour@gmail.com