Se siete appassionati di videogiochi, una volta nella vita, dovete recarvi a La Mecca Museo del Videogioco, a Gattorna (GE), in Val Fontanabuona.
Dove si trova la Mecca del Videogioco
Gattorna, in provincia di Genova, si può raggiungere uscendo al casello di Genova Est dell’autostrada A12 – Genova – Rosignano, prendendo poi in direzione Piacenza fino ad arrivare al Tunnel della Fontanabuona (circa 20 minuti dal casello).
Oppure si può uscire al casello di Rapallo, sempre dell’autostrada A12 Genova – Rosignano, e seguire le indicazioni per la Val Fontanabuona (circa 18 minuti).
Giunti in paese, troverete facilmente il moderno edificio che ospita, oltre al Museo del Videogioco, anche il Comune e il Polimuseo Etnografico, del Giocattolo e delle Curiosità Naturalistiche. Potete posteggiare nell’ampio piazzale.
Il paese delle girandole
Attraversando il paese avrete certamente notato la presenza di numerose girandole (simbolo anche di www.101giteinliguria.it) e vi sarete chiesti il perché. Gattorna è soprannominato il Paese delle Girandole perché la Val Fontanabuona era, un tempo, la patria del giocattolo povero, infatti a inizio secolo molte erano le fabbriche di giocattoli nella zona, e fra tutti i giocattoli poveri la girandola è senz’altro il più allegro e colorato.
La visita
Al vostro arrivo sarete accolti dall’ideatore, Giansandro Rosasco, che vi introdurrà in quello che è il primo museo italiano del videogioco.
Ma torniamo ai videogiochi, che giochi tanto poveri non sono.
Quando entrerete nel primo dei due ambienti nei quali è diviso il Museo (si tratta di un Museo vero e proprio – tiene a sottolineare Giansandro, in quanto ogni oggetto è corredato di una sua didascalia, è diviso in aree tematiche e soprattutto sono disponibili fonti di approfondimento su ogni argomento) non potrete non essere attratti dalla musichetta del PacMan, proveniente da una console alla vostra sinistra.
Giocare a PacMan sarà la prima di numerose sfide che potrete sostenere con i vostri bambini. Infatti, una delle caratteristiche del Museo è quella di disporre di numerose postazioni di videogiochi (soprattutto da bar) nelle quali è possibile giocare in tutta libertà e senza limiti di tempo!
Allora, mentre vi soffermerete a guardare le vetrine dove, fra gli oltre 700 pezzi ospitati, spiccano delle vere e proprie chicche, i vostri bambini si saranno precipitati nella seconda stanza per giocare ai giochi della vostra epoca.
Il Museo è stato inaugurato nel Maggio 2012 ed è frutto della passione di Giansandro Rosasco e dei numerosi volontari che hanno offerto al museo i loro “vecchi” cimeli anni 70/80/90. A proposito, il Museo ha bisogno anche del vostro C64 che avete in cantina, non importa se guasto, lo possono usare per “cannibalizzarlo“, (così si dice in gergo), e rivitalizzare nuovamente alcuni esemplari. L’ingresso al museo è gratuito, per cui è bene che, chi può, dia una mano.
Osservando le ordinatissime vetrine, potrete così ammirare alcuni gioiellini come la prima console a cartucce, il primo Game Boy, il primo gioco elettronico digitale, il primo gioco a energia solare, così come il peggior gioco della storia (ET della Atari, un gioco talmente brutto da essere seppellito nel deserto) e il peggior flop della Nintendo.
Il museo è diviso in precise aree tematiche, ma il tutto con un pizzico di ironia e leggerezza, per rendere la visita divertente e interessante anche a chi è lontano da questo mondo.
Allora, adesso che avete finito di leggere, scendete nella vostra cantina o salite nella vostra soffitta. Rispolverate il vostro C64, la vostra console Atari o il Gameboy che non si accende più, e portateli a La Mecca del Videogioco.
Diventerete donatori emeriti e vi garantirete un posto d’onore nella hall of fame dei videogiocatori!
Informazioni utili
- Ingresso gratuito
- Apertura ultimo sabato del mese dalle 15:30 alle 20:30 o su appuntamento inviando una mail a info@lameccadelvideogioco.it ma comunque è bene collegarsi prima alla pagina Facebook ufficiale
- Tutte le informazioni su www.lameccadelvideogioco.it, info@lameccadelvideogioco.it
- Distanza da Genova in auto: 40 minuti
- Ideale per: bambini dai 6 anni in su
Nello zaino, non dimenticare:
- videogiochi vecchi da portare in dono (anche non funzionanti).
Questo articolo è stato creato e/o rivisto nel corso dell’anno riportato sul bollino.
Se siete appassionati di videogiochi, una volta nella vita, dovete recarvi a La Mecca Museo del Videogioco, a Gattorna (GE), in Val Fontanabuona.
Dove si trova la Mecca del Videogioco
Gattorna, in provincia di Genova, si può raggiungere uscendo al casello di Genova Est dell’autostrada A12 – Genova – Rosignano, prendendo poi in direzione Piacenza fino ad arrivare al Tunnel della Fontanabuona (circa 20 minuti dal casello).
Oppure si può uscire al casello di Rapallo, sempre dell’autostrada A12 Genova – Rosignano, e seguire le indicazioni per la Val Fontanabuona (circa 18 minuti).
Giunti in paese, troverete facilmente il moderno edificio che ospita, oltre al Museo del Videogioco, anche il Comune e il Polimuseo Etnografico, del Giocattolo e delle Curiosità Naturalistiche. Potete posteggiare nell’ampio piazzale.
Il paese delle girandole
Attraversando il paese avrete certamente notato la presenza di numerose girandole (simbolo anche di www.101giteinliguria.it) e vi sarete chiesti il perché. Gattorna è soprannominato il Paese delle Girandole perché la Val Fontanabuona era, un tempo, la patria del giocattolo povero, infatti a inizio secolo molte erano le fabbriche di giocattoli nella zona, e fra tutti i giocattoli poveri la girandola è senz’altro il più allegro e colorato.
La visita
Al vostro arrivo sarete accolti dall’ideatore, Giansandro Rosasco, che vi introdurrà in quello che è il primo museo italiano del videogioco.
Ma torniamo ai videogiochi, che giochi tanto poveri non sono.
Quando entrerete nel primo dei due ambienti nei quali è diviso il Museo (si tratta di un Museo vero e proprio – tiene a sottolineare Giansandro, in quanto ogni oggetto è corredato di una sua didascalia, è diviso in aree tematiche e soprattutto sono disponibili fonti di approfondimento su ogni argomento) non potrete non essere attratti dalla musichetta del PacMan, proveniente da una console alla vostra sinistra.
Giocare a PacMan sarà la prima di numerose sfide che potrete sostenere con i vostri bambini. Infatti, una delle caratteristiche del Museo è quella di disporre di numerose postazioni di videogiochi (soprattutto da bar) nelle quali è possibile giocare in tutta libertà e senza limiti di tempo!
Allora, mentre vi soffermerete a guardare le vetrine dove, fra gli oltre 700 pezzi ospitati, spiccano delle vere e proprie chicche, i vostri bambini si saranno precipitati nella seconda stanza per giocare ai giochi della vostra epoca.
Il Museo è stato inaugurato nel Maggio 2012 ed è frutto della passione di Giansandro Rosasco e dei numerosi volontari che hanno offerto al museo i loro “vecchi” cimeli anni 70/80/90. A proposito, il Museo ha bisogno anche del vostro C64 che avete in cantina, non importa se guasto, lo possono usare per “cannibalizzarlo“, (così si dice in gergo), e rivitalizzare nuovamente alcuni esemplari. L’ingresso al museo è gratuito, per cui è bene che, chi può, dia una mano.
Osservando le ordinatissime vetrine, potrete così ammirare alcuni gioiellini come la prima console a cartucce, il primo Game Boy, il primo gioco elettronico digitale, il primo gioco a energia solare, così come il peggior gioco della storia (ET della Atari, un gioco talmente brutto da essere seppellito nel deserto) e il peggior flop della Nintendo.
Il museo è diviso in precise aree tematiche, ma il tutto con un pizzico di ironia e leggerezza, per rendere la visita divertente e interessante anche a chi è lontano da questo mondo.
Allora, adesso che avete finito di leggere, scendete nella vostra cantina o salite nella vostra soffitta. Rispolverate il vostro C64, la vostra console Atari o il Gameboy che non si accende più, e portateli a La Mecca del Videogioco.
Diventerete donatori emeriti e vi garantirete un posto d’onore nella hall of fame dei videogiocatori!
Informazioni utili
- Ingresso gratuito
- Apertura ultimo sabato del mese dalle 15:30 alle 20:30 o su appuntamento inviando una mail a info@lameccadelvideogioco.it ma comunque è bene collegarsi prima alla pagina Facebook ufficiale
- Tutte le informazioni su www.lameccadelvideogioco.it, info@lameccadelvideogioco.it
- Distanza da Genova in auto: 40 minuti
- Ideale per: bambini dai 6 anni in su
Nello zaino, non dimenticare:
- videogiochi vecchi da portare in dono (anche non funzionanti).