Non fatevi ingannare dall’architettura da socialismo all’avanguardia dell’edificio, né dal pomposo nome “Museo Nazionale dell’Automobile“, dallo stile un po’ cubano: il Museo dell’Automobile di Torino è un contenitore di sorprese ed un’ottima scusa per portare i vostri bambini al Museo: questo, è pensato anche per loro.

Un Museo moderno e all’avanguardia, adatto a tutti

Cominciamo, intanto, col dire che, nel 2013 il quotidiano inglese The Times lo ha inserito nella classifica dei 50 migliori musei del mondo, valorizzandone l’impostazione educativa e scientifica.

Oggi, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, alla rete Wi-Fi aperta e gratuita e ad una app dedicata, il Museo dell’Automobile mette a disposizione dei visitatori un patrimonio di dati, di approfondimenti storici, di immagini d’archivio,di schede tecniche sulle vetture e sui carrozzieri che saranno consultabili, durante la visita, attraverso smartphone personali, totem multimediali o tablet, presenti in ogni sala.

Questo per gli appassionati e gli addetti ai lavori…ma per noi che abbiamo i bambini, quale è la chiave di lettura da proporre?

Il primo mezzo a motore della storia

Possiamo cominciare a farli ridere con il Carro di Cugnot, primo veicolo semovente al mondo: “finirà contro un muro“, recita la didascalia, “ma passerà alla storia“. Non abbiamo dubbi!

La visita inizia così, dal 2° piano a scendere. Le prime sale sono un susseguirsi di auto d’epoca, perfettamente conservate e/o restaurate. Una volta spiegato ai bambini che non si devono toccare (così come non si  può salire sulle pedane), impareranno subito e saranno senz’altro incuriositi da questi strani ed enormi carrozzoni, che possono forse aver visto in qualche cartone animato in costume…

La Cinquecento fatta di Cinquecento

Il piano 1 è sicuramente il più interessante e divertente.

La Cinquecento ricoperta di Cinquecento

Si comincia con un giro su una “vera” catena di montaggio: carrellini automatizzati vi porteranno a spasso per un breve giro del padiglione per farvi vedere come vengono montate le macchine oggigiorno. Il momento clou del giro è il passaggio vicino ad una Cinquecento che viene ricoperta, da un precisissimo braccio robotizzato, di piccoli modellini di Cinquecento, a mo’ di piastrelle.