Come si trasforma una spada in una croce?

Questo è l’indovinello che potrete fare ai vostri bambini, per convincerli ad abbandonare i giochi che si trovano nel Bosco della Fate, a Fontanigorda (GE), e seguirvi in questa suggestiva camminata, ideale per i piccoli camminatori.

Al termine dell’ascesa, infatti, quando sarete in cima al monte Gifarco, potrete far toccare loro con mano una vera e propria spada nella roccia e risolvere finalmente così l’indovinello!

Il percorso

Non oserete arrivare a Fontanigorda con le borracce piene d’acqua.

Sarebbe un affronto a questo paese, orgoglioso delle sue 5 fontane che, notte e giorno, riversano acqua fresca proveniente dai monti soprastanti.

Non avrete, comunque, grande necessità d’acqua perché il percorso si svolge, nella sua quasi totalità, all’ombra di un bosco e lo si può quindi affrontare anche nei mesi più caldi.

Una delle fontane del paese

Avrete quindi raggiunto il Bosco delle Fate, seguendo le indicazioni di fondo pagina.

Proseguite oltre l’ultima costruzione, seguendo le indicazioni contraddistinte da un cerchio giallo (da non confondere con quelle, che troverete più avanti, di un pallino giallo).

Splendidi scorci lungo il percorso

La strada si mantiene ampia e dolce per un lungo tratto, inoltrandosi nella faggeta. A tratti avrete davvero l’impressione di trovarvi in un bosco incantato, specie nella prima parte, dove si trovano alberi molto antichi, spesso deformati, dai quali ci si può aspettare, da un momento all’altro, la fuoriuscita di qualche hobbit o di qualche strano folletto della foresta.

A circa metà del percorso, dopo circa 40 minuti, incontrerete un bel prato piano, con un tavolo da picnic e una bella fontana di acqua sorgente.

La fontana dell’area picnic

E’ il momento per fare una prima sosta, per rinfrescarsi un po’. Attenzione: non sempre questa sorgente è alimentata, perciò è opportuno dotarsi di scorta d’acqua.

Anche al ritorno quest’area può risultare utile, magari utilizzandola come area di sosta per il pranzo.

Il percorso prosegue poi con una salita più ripida, attraverso una magnifica abetaia, molto pulita e ariosa, fino a portarvi in cima al crinale.

Fate molta attenzione a non perdere il segnavia del cerchietto giallo perché ci sono numerose biforcazioni.

La Sosta Golosa

Voglia di merenda, pranzo o cena?
Quando siete in zona è d’obbligo una tappa alla Taverna di Rovegno.
Immersa nel verde di località Fontanelle, offre uno spazio all’aperto dove, in estate, i bambini possono giocare in libertà e sicurezza e i grandi pranzare o fare merenda sotto l’ampio pergolato.
Lo chef Luca Pirrello e la sua famiglia vi accoglieranno con cordialità e simpatia.
Imperdibili i ravioli, che qui potrete trovare declinati in decine di possibilità di ripieni o condimenti.

Trionfi di sapori
a km zero

La Taverna

Loc. Fontanelle, 6 Rovegno (GE)

Tel. +39 3715692996

latavernavaltrebbia@gmail.com

Ci trovi facilmente

ATTENZIONE: in questa gita sono presenti tratti esposti. Occorre controllare a vista i minori e non permettere loro di avvicinarsi ai margini del sentiero in modo tale da mettersi in pericolo

Gita indicata per le seguenti età o attitudini:

 

 

Per un’ottima riuscita della giornata, rispettate sempre queste nostre indicazioni, basandovi sull’età del più piccolo del gruppo.
Per “piccoli camminatori” intendiamo bambini che già hanno dato prova di effettuare senza problemi escursioni un pochino più lunghe di quelle per loro consigliate e che comunque dimostrano di gradire l’attività escursionistica e una predisposizione a muoversi in ambienti diversi dal consueto.

Il Gifarco vi aspetta

Giunti sul crinale avrete già modo di vedere la vetta del Gifarco che si staglia alla vostra sinistra. Percorrendo, in quella direzione, ancora un centinaio di metri, troverete sulla vostra sinistra un bivio che, con una rapida ascesa, vi porterà in vetta (segnavia “tre puntini gialli”).

Alla base della cima c’è una stretta fenditura nella roccia che conduce in vetta, che va affrontata con molta attenzione, (i bambini più piccoli non possono accedervi, e i più grandi vanno aiutati) fino poi a giungere, all’altezza di 1.380 metri, alla…

… Spada nella Roccia

Ed ecco che, come in un racconto di fiabe, da una roccia posta proprio sul cocuzzolo, affiora l’elsa di una spada!

La leggenda narra che sia stata piantata lì da San Galgano il quale, di ritorno dalle crociate, volendo simboleggiare la fine dei combattimenti e il trionfo della cristianità, trasformò la spada in una croce affondandola magicamente nella roccia fino all’elsa.

Ecco quindi risolto l’indovinell0!

Dai 1.380 metri di altezza la vostra vista spazierà a 360° sulle sottostanti Valli d’Aveto e Trebbia.

Incontri nel bosco

Nella stagione estiva può capitare di incontrare alcune piccole mandrie di cavalli d’allevamento, che brucano tranquillamente l’erba.

Li sentirete avvicinare perché sono dotati degli stessi campanacci delle mucche. Se avrete questa fortuna, la cosa migliore è di fotografarli ad una certa distanza, per non infastidirli.

Come si raggiunge

L’attacco del sentiero è alla fine del Bosco delle Fate, che è situato a mezzo chilometro dal centro abitato di Fontanigorda, una delle capitali della bellissima ValTrebbia, raggiungibile in poco più di un’ora da Genova.

Per raggiungere il Bosco delle Fate occorre imboccare Via Al Bosco delle Fate, che parte dalla piazza del Comune (ma la strada, sia per arrivare nella Piazza del Comune, sia per salire al Bosco, è piuttosto stretta) e arrivare fino al posteggio in prossimità del cimitero (ampio, in erba), oppure si può posteggiare nella piazza principale del paese, presso l’Albergo Fontanella, e poi raggiungere a piedi il Bosco (considerare circa 500 metri, in salita).

Nello zaino, non dimenticare

  1. Macchina fotografica
  2. Abbigliamento sportivo/trekking
  3. Borraccia (vuota) da riempire nelle fontane del paese.

Ideale per: piccoli camminatori

Per l’intera ascesa si può impiegare circa 1 ora e mezza (soste escluse) e circa un’ora il ritorno.

ATTENZIONE: le informazioni presenti in questo articolo possono non essere aggiornate, per cambiamenti dovuti a clima, manutenzione del territorio, eventi naturali, danni causati dall’uomo. Se volete segnalarci difformità con quanto scritto, vi invitiamo a farlo scrivendo a info@101giteinliguria.it – Contribuirete così ad un sito sempre più aggiornato ed attendibile. Grazie!

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