ATTENZIONE: in questa gita sono presenti corsi d’acqua non sorvegliati. Occorre controllare a vista i minori e non permettere loro di avvicinarsi all’acqua in maniera tale da mettersi in pericolo

101giteinliguria.it SCONSIGLIA sempre i bagni (per bagno intendiamo, immersione completa) in acqua dolce, per i seguenti motivi:
  1. Il fondo è spesso scivolo e fangoso e può causare cadute accidentali
  2. L’acqua dolce non ha le stesse proprietà di galleggiamento dell’acqua di mare, a cui i bambini sono abituati
  3. Le acque interne possono essere soggette a piene improvvise o, anche, a gorghi e mulinelli.
  4. Spesso si trovano in luoghi dove non è facile avere accesso a strutture di soccorso e anzi, ne siamo, solitamente, molto lontani.

Un po’ di storia

Nel XIX secolo in questa zona veniva estratto oro, tanto che nel 1852 presso la  località Lavagnina, ora sommersa dall’invaso, venne costruito uno stabilimento metallurgico per la preparazione dei lingotti.
In seguito tutte le miniere passarono sotto il controllo della Societè Anonyme des Mines d’or du Gorzente con sede a Lione, in Francia ma, nel 1913, si esaurì anche l’ultima miniera.

La costruzione della diga, che era cominciata con l’esaurimento di alcune miniere, venne terminata nel 1887 per il lago superiore, mentre per il lago inferiore la costruzione cominciò nel 1911 e terminò nel 1917.

Nei periodi di secca è visibile la cascina Lavagnina e lo stabilimento metallurgico, costruito nel 1850

Come si arriva

Laghi della Lavagnina - diga

La diga che separa i due invasi

Con l’auto si arriva direttamente al bacino inferiore uscendo al casello di Ovada (A26) e proseguendo verso Lerma e Casaleggio Boiro, appena entrati in paese svoltate a destra seguendo l’indicazione per i laghi e in dieci minuti sarete alla diga.

Di grande interesse, a metà strada sulla sinistra, il Castello di Casaleggio Boiro,  costruito nel X secolo su di una impervia rocca ed ampliato nel XII secolo, fu scelto come set per rappresentare il castello dell’Innominato nello sceneggiato televisivo “I promessi sposi” (1967, per la regia di Sandro Bolchi con Nino Castelnuovo e Ottavia Piccolo).

Il percorso consigliato

Il Sentiero Naturalistico dei Laghi di Lavagnina (SNL) ripercorre a tratti il confine settentrionale del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, inoltrandosi in una valle di notevole valore paesaggistico e di particolare interesse geologico e botanico (indicati da segnavia arancioni con sigla SNL e numeri progressivi).

Partendo dalla diga del lago Inferiore (350 mt. s.l.m.) il sentiero si snoda per circa 3 km su un facile tracciato pedonale pressoché pianeggiante, caratterizzato da un minimo dislivello nel tratto terminale.
Il panorama è stupendo in qualsiasi stagione, ma soprattutto d’estate col caldo torrido e profumato che sale dalle rocce metallifere e l’assordante frinire ipnotico delle cicale.
Arrivati al lago Superiore (in 35 – 40 minuti), interrato, assisterete allo spettacolo della diga trasformata in cascata.

Laghi della Lavagnina

Con un po’ di fortuna…

In tutta la zona  a monte potrete fare il bagno (assolutamente proibito nel lago Inferiore per la possibilità concreta della formazione di mulinelli) e pic nic in famiglia circondati da una cornice incantevole con il monte Tobbio (1092 mt. s.l.m.) sullo sfondo, ma senza accendere fuochi….

I Laghi della Lavagnina fanno parte del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo.

Fabrizio Franchi

Nello zaino, non dimenticare:

  • -macchina fotografica
  • scorta di acqua
  • telo da pic-nic
  • k-way
  • abbigliamento da trekking

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